Le speranze del 2021

Si sta per congedare il 2020, l’anno peggiore delle nostre vite. O almeno di chi, come noi, non ha subito i traumi della Seconda Guerra Mondiale. Il Covid-19 ha tragicamente posto fine a troppe esistenze e ci ha privato di tanti momenti di felicità: gli affetti più cari tra parenti e amici; la convivialità, che ci serve come il pane; i viaggi, strumento di conoscenza e di apertura mentale; le mostre, i concerti e gli spettacoli, piaceri dell’anima e dell’intelletto. Ci sono rimaste alcune piccole gioie: come la lettura e il cimentarsi a realizzare a casa dei piatti suggeriti da un libro di cucina.
Noi crediamo che il romanziere polacco Joseph Conrad, autore di innumerevoli romanzi in inglese, abbia ragione quando scrive che