Dal libro La Liberazione di Torino. Aprile 1945: le sette giornate dell’insurrezione [Edizioni del Capricorno 2021] di Gigi Padovani

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ll tram numero 14, che attraversava tutta Torino, da sud a nord, stava giungendo all’angolo di corso Vittorio con via XX Settembre. Era una delle prime, tiepide giornate di primavera in una città che stava per uscire dall’incubo.

Giuseppina Scotti, giovane socialista impegnata nei collegamenti tra il partito e il CLN, il Comitato di Liberazione Nazionale, si trovava sulla piattaforma posteriore della vettura. Come tante altre volte, era salita in corso Moncalieri, dall’altra parte del Po, per compiere una delle sue missioni. «Proprio quando eravamo all’angolo di via XX Settembre è ha iniziato a suonare la sirena. Era una prova dell’allarme anti-aereo, ogni mattina succedeva, sempre alla stessa ora. Ma stavolta per noi aveva un altro significato: era il segnale. Lo sciopero doveva iniziare alle dieci precise, con quel suono. Fu allora che il tranviere, percorsi pochi metri fermò la vettura, si girò, incrociò le braccia e, serenissimo, limpido, tranquillo come se avesse dovuto fare un invito a nozze, disse: “I passeggeri devono scendere. Inizia lo sciopero contro la fame e il terrore”. Avrei voluto abbracciare quell’uomo, ma non potevo: sapevo che cosa avevo nella mia borsa: tre pistole e una busta senza intestazione da portare in una fabbrica. Non dovevo rischiare, proprio quel giorno».

Così, nel ricordo di una staffetta, i primi momenti dello sciopero preinsurrezionale del 18 aprile 1945, ossia la prova generale per la liberazione di Torino.

In quel mercoledì iniziava lo sciopero nelle fabbriche: la protesta operaia era diventata molto più politica, rispetto a quelle del marzo 1943. I lavoratori incrociarono le braccia contro i fascisti della Repubblica di Salò, la RSI, e i tedeschi che avevano occupato la città dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, quando il  Maresciallo Badoglio dichiarò formalmente di non essere più in guerra con gli anglo-americani. Per lunghissimi e tragici seicento giorni, il nord Italia era piombato nella guerra civile.

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Presentazioni del libro La Liberazione di Torino. Aprile 1945: le sette giornate dell’insurrezione (Edizioni del Capricorno) di Gigi Padovani in occasione delle celebrazioni per ricordare il 25 Aprile.

18 APRILE 2023
– a Torino
Convegno organizzato dalla FIOM di Torino
Dalle ore 9:30 – Salone Pia Lai, via Pedrotti 5, Torino

18 APRILE 1945 LA LIBERAZIONE DI TORINO: LO SCIOPERO GENERALE DELLA CITTA’
Avvio dei lavori: Simona Santovito, presidente Sezione ANPI sorelle Arduino
Introduce e modera: Edi Lazzi, segretario Fiom Cgil Torino
Discutono
Nino Boeti, presidente ANPI provincia di Torino
Oliviero Dal Fiume, avvocato Foro di Torino
Sergio Favretto, avvocato e saggista storico, Autore del libro “Una trama sottile”
Gigi Padovani, giornalista, autore del libro “La Liberazione di Torino. Aprile 1945: le sette giornate dell’insurrezione”
Gabriella Semeraro, segretaria generale CGIL Torino
Con letture di brani tratti dal libro La Liberazione di Torino a cura di Maria Grazia Groto e Mario Piazza

– a San Mauro Torinese (To)
Alle ore 21:00, Sala Antonetto, via XXV Aprile 66 – San Mauro Torinese (To)
L’Associazione culturale “Un sasso nello stagno” presenta

“La Liberazione di Torino. Aprile 1945: le sette giornate dell’insurrezione”
Con l’autore Gigi Padovani
Interverrà il giornalista Emanuele Franzoso
Per info: unsassonellostagno2020@gmail.com

27 APRILE 2023
– a Nichelino (To)

Alle 20.30 presso la Sala Mattei del Comune di Nichelino – Piazza Di Vittorio,1

LA RESISTENZA: TRA STORIA E RACCONTI
INCONTRO CON L’AUTORE E PRESENTAZIONE DEL LIBRO “La liberazione di Torino. Aprile 1945: le sette giornate dell’insurrezione” di Gigi Padovani
A cura del Gruppo Officine della Memoria e dell’Associazione Amici del Cammello.
https://www.claragigipadovani.com/la-liberazione-di-torino/ 

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