Di Carlo Petrini in conversazione con Gigi Padovani

Giunti 2017


La storia del movimento nato 30 anni fa per iniziativa di Carlo Petrini che oggi è diventato un’organizzazione globale sinonimo di una nuova fi losofi a del cibo. Un libro che traccia le vicende di Slow Food e del suo carismatico leader, uno dei “50 uomini che potrebbero salvare il Pianeta” (The Guardian).

Indice del libro

Scopri l’indice del libro su Slow Food Story

Incipit del libro

Il libro che avete tra le mani inizialmente voleva essere una riedizione
di Slow Food Revolution, Da Arcigola a Terra Madre una
nuova cultura del cibo e della vita (Rizzoli, 2005). Dodici anni dopo,
quell’opera aveva bisogno di una corposa revisione che raccontasse
le tante evoluzioni e rivoluzioni fuori e dentro il mondo di Slow
Food. Gli autori, Carlo Petrini e Gigi Padovani, grazie a una lunga
serie di interviste tra di loro e con molti esponenti a livello internazionale
del movimento, alla fine hanno di fatto creato un nuovo
libro. Alcune parti di esso fanno dunque riferimento al vecchio
testo, ma le tante aggiunte e gli aggiornamenti lo completano e lo
proiettano nel futuro, aumentandone la foliazione.
Si può dire che siamo di fronte alla “biografia” ufficiale del movimento
Slow Food, la “storia di un’utopia possibile” che è partita
da una piccola cittadina per conquistare milioni di persone nel
mondo, sia quelli che fanno ufficialmente parte del mondo di Slow
Food (associazioni nazionali e Terra Madre), sia quelli che ne sono
stati inevitabilmente e fortemente influenzati nelle loro attività.
Altrettanto inevitabilmente la storia di Slow Food si sovrappone
con quella personale del suo fondatore e sempre Presidente, Carlo
Petrini: per questo c’è stato bisogno della mano redazionale di un
giornalista come Gigi Padovani che ha trascritto le parole di Petrini
togliendolo dal comprensibile imbarazzo di raccontare se stesso.
Vi invitiamo alla lettura, consapevoli che questo libro soddisferà
molte curiosità e sfaterà anche tanti luoghi comuni non sempre
veritieri su Slow Food.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *